10-09-2014, Gattinara(VC) - Piemonte

La cittadinanza scende in piazza per protestare contro l'arrivo di alcuni profughi, che, secondo un progetto, dovrebbero essere ospitati nel presidio sanitario «San Giovanni Battista», accanto ai degenti terminali. Lo stesso sindaco, Daniele Baglione, allestisce un gazebo per raccogliere firme da inviare alla Prefettura con cui esprimere il "disappunto" della popolazione gattinarese. «Non c'è alcun tipo di logica razzista – spiega Baglione –, ma mettere degli sconosciuti in una struttura sanitaria utilizzata è totalmente illogico. E' vero che occorre accogliere, ma non si può risolvere il problema accogliendo tutti indiscriminatamente: ci sono problemi di ordine pubblico, sanitario e ci sono nostri concittadini che sono messi peggio di chi arriva sulle nostre coste. Forse bisognerebbe aiutare prima loro. Vi rendete conto? In un ospedale dove a fianco c'è un hospice con malati terminali e sotto c'è un reparto tutto nuovo che sarà inaugurato a ottobre dal Fondo Edo Tempia; sarà il primo centro anti tumorale in Italia finanziato da pubblico e privato, che erogherà controlli gratuiti preventivi. Bastano uno o due esagitati per creare un disastro. Il Comune di Gattinara è totalmente contrario e faremo di tutto per impedire che arrivino i profughi. Se il prefetto, che risponde a ordini più alti di lui, ce li manderà, noi non potremo fare nulla. Ma riterrò il prefetto e i vari ministeri direttamente responsabili di quanto accadrà sul territorio gattinarese in tema di ordine pubblico e sanitario. Non ho intenzione di avere decine di persone incontrollate in giro per il paese, che costano allo Stato 35 euro al giorno: mille euro al mese a spese degli italiani, molti dei quali senza lavoro. Resteranno a lutto fino a che rimarranno i profughi e dirò a tutti coloro che vengono nel mio ufficio a chiedere lavoro e soldi di chiedere lo status di rifugiato politico in Italia, così saranno mantenuti dallo Stato. Preparerò io stesso il modulo da compilare».