10-06-2019, Lanciano(CH) - Abruzzo
La Pasticceria Renè viene accusata di razzismo per aver cacciato in malo modo un ragazzo africano fuori dal locale per motivi non specificati. Accuse che i proprietari respingono al mittente e alle quali, a seguito del clamore mediatico, e dopo il “notevole danno di immagine arrecato al locale”, hanno ritenuto di dover rispondere pubblicamente su Facebook: "Quel ragazzo, stava vendendo abusivamente nel nostro locale, nel quale vengono pagate le tasse e questo è già un motivo sufficiente per chiedergli di andarsene, ma ci sono stati anche dei clienti che si sono lamentati, cosa che accade spesso". E aggiungono: "Sia chiaro, nel nostro locale non sono graditi venditori ambulanti di alcun tipo, non importa di che razza o colore essi siano. Sono ben accetti invece, tutti coloro che vogliano frequentare il bar nel rispetto degli altri clienti e di chi ci lavora, pagando, come fanno tutti".
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Lanciano | CH | Abruzzo | abruzzoweb.it | Violenze verbali | Offese, minacce e molestie razziste | ||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Pubblici esercizi | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Adulto 30-65 anni | Giovane 18-29 anni | Migranti e Richiedenti asilo | Società |