09-08-2016, Ravenna(RA) - Emilia-Romagna

Sul gruppo Facebook Ravenna Sicura (quasi 7mila iscritti), un'agente di polizia, con tanto di nome e cognome, pubblica un post contro i cosiddetti parcheggiatori abusivi definendoli «schifosi, puzzoni, stronzi» associandoli peraltro ai «finti profughi». «Continuate pure a dargli il soldino e a comprare i loro fazzoletti – si leggeva ancora -, alimentatelo pure il loro racket e il loro ego. E per chi vuole fare polemica spicciola se la risparmi: sono diventata Razzista, non per il colore della pelle ma per la "razza" di esseri stronzi e maleducati che sono quel determinato gruppo lì, uniti ai loro cugini dei carrelli e ai finti profughi con gli Iphone in piazza San Francesco o che bighellonano per il centro da mattino a sera. Andasiv a lavureeee'». E aggiunge: «Sapete che vi dico? Io probabilmente verrò richiamata perché un poliziotto non può mai permettersi di dire che ne ha le palle piene di sti cialtroni», prima di aggiungere, attaccando frontalmente anche l'Amministrazione comunale: «Le tasse le pago anche io cazzo! Anche io ho delle figlie adolescenti che ho paura a mandare in giro da sole anche a causa di questi puzzoni mantenuti a cui tutto è permesso dalla nostra amministrazione comunale». Lo status viene quasi immediatamente rimosso dallo stesso Facebook, e l'indomani il questore convoca l'agente per l'applicazione di provvedimenti disciplinari a suo carico. L'agente si giustifica: «Quello ero uno sfogo da cittadina. Ma pare che a noi poliziotti non sia permesso esprimere opinioni in pubblico. Queste cose si possono solo pensare e non dire».