09-04-2019, Roma(RM) - Lazio
Nel quartiere popolare di Casal Bruciato, dopo l’assegnazione di una casa popolare ad una famiglia rom, un gruppo di residenti reagisce con una barricata di cassonetti in strada. Le violente manifestazioni, dai toni anche razzisti, alla fine, convincono la famiglia rom a rinunciare all’appartamento. Nel giro di qualche ora, al loro posto subentra una giovane donna italiana con un bambino piccolo. Tuttavia, le forze dell’ordine intervengono per ripristinare la situazione iniziale. “L’alloggio lo devono dare a lei, non ai rom”, dicono in coro gli inquilini, determinati a rimanere al suo fianco finché non otterranno quello che chiedono. “Se non vogliono che scoppino nuove rivolte – avvertono – diano una casa a Noemi”. A spalleggiare i residenti, anche questa volta, c’è CasaPound. L’assessorato al Patrimonio di Roma Capitale, tuttavia, fa sapere che “le assegnazioni delle case di Edilizia residenziale pubblica vengono effettuate esclusivamente e scrupolosamente in base alla disponibilità degli immobili e all’ordine delle graduatorie, escludendo qualsiasi discriminazione, possa essere essa di etnia, credo o religione”.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Roma | RM | Lazio | ilgiornale.it | Violenze verbali | Manifestazioni pubbliche razziste | ||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Casa | Gruppi di estrema destra | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
CasaPound | Rom | rom | Società |