09-03-2011, Rimini(RN) - Emilia-Romagna
Lear, nome di fantasia di una giovane di 17 anni, è cresciuta a Rimini e frequenta il terzo anno dell'istituto alberghiero «Malatesta». Alla ragazza viene rifiutato uno stage di 3 settimane presso la reception di un albergo perché indossa il velo. L'albergo in questione, lo Sporting hotel, è un 4 stelle, dotato di ogni comfort, e il direttore della struttura, pur dicendosi «dispiaciuto per l'accaduto», e assicurando che non era loro intenzione ferire la studentessa, afferma: «Qui il razzismo non c'entra, qualsiasi ragazzo è ben accetto per periodi di stage, ne abbiamo avuti tanti. L'unica richiesta che facciamo alle scuole è di adeguarsi alle semplici regole di comportamento, che riguardano anche l'aspetto e l'immagine». E aggiunge: «Quest'azienda segue criteri internazionali d'ospitalità, che nulla hanno a che fare con scelte politiche o di credo religioso».
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Rimini | RN | Emilia-Romagna | Corriere della Sera | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Appartenenza religiosa | Lavoro | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Minore < 18 anni | Musulmani | Società |