08-10-2010, Gavardo(BS) - Lombardia
Il sindaco Emanuele Vezzola, Pdl, decide di sottoporre alcune aree del paese a controlli da parte dei vigili sulla «idoneità abitativa» e le «condizioni igienico-sanitarie» degli immobili. Una sorta di schedatura, studiata appositamente per scoraggiare le richieste di residenza dei cittadini stranieri o la loro ospitalità, in alcune località, vie, numeri civici, dove si concentra maggiormente la popolazione immigrata (l'elenco fornito dal Comune comprende 106 indirizzi da "censire", ndr). Lo fa con un'ordinanza «in materia di iscrizione anagrafica e di disposizioni igienico-sanitarie e di pubblica sicurezza». Secondo l'ordinanza, nel caso in cui si ospiti un cittadino straniero, non ci si deve limitare a comunicarlo (entro 48 ore, come prevede la legge) all'autorità locale di pubblica sicurezza, ma si dovrà specificare anche la durata e il termine dell'ospitalità, il numero e il "tipo" di persone in base alla capienza dell'alloggio, e i dati catastali dell'immobile. Ferma la condanna dell'Unar: il provvedimento «viola il principio di parità di trattamento, specie nella parte in cui si introducono nuovi e più restrittivi requisiti riguardanti la comunicazione di ospitalità».
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Gavardo | BS | Lombardia | La Repubblica | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Ordinanze, bandi, delibere | Origini nazionali o etniche | Casa | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Impiegati nella pubblica amministrazione | Istituzioni |