08-07-2018, Lucca(LU) - Toscana
Sheila Cardoso, 33 anni, originaria del Brasile, percorre in bicicletta la pista ciclabile, davanti la stazione ferroviaria. È appena uscita dal lavoro e sta andando a casa. Davanti a lei, sulla ciclabile, in corrispondenza delle strisce pedonali, ci sono una signora e il marito, su due bici. Indugiano nel passo e così Sheila suona il campanello, come per dire «per favore, vorrei passare». L’elegante signora, per tutta risposta, la apostrofa inaspettatamente con parole ingiuriose, razziste, cattive. «Mi ha chiamato “scimmia”, mi ha detto che dovevo tornare a casa mia e che il colore della mia pelle le faceva schifo, che qui era casa sua e non mia, che mi dovevo vergognare di camminare con i capelli così», racconta. Sheila riprende la sua bici, sconvolta, e torna a casa.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
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Tratti somatici | Relazioni Sociali | ||||||
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