08-05-2009, Roma(RM) - Lazio
Si dice soddisfatto per la deportazione collettiva di 227 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia e rispediti rinviati in Libia, il ministro dell'Interno, che riesce anche ad ottenere che il governo ponga la fiducia sul ddl sicurezza. Così, Roberto Maroni commenta la notizia dell'«accompagnamento» da parte di tre motovedette italiane di 227 migranti, tra cui 40 donne, presso le coste libiche. In mare da giorni, i profughi hanno dovuto attendere che le autorità italiane chiarissero l'ennesimo scontro diplomatico con Malta sulle competenze relative agli interventi di soccorso. Si tratta di una delle prime conseguenze del trattato italo-libico, firmato a Bengasi ad agosto 2008 e ratificato dal parlamento italiano lo scorso febbraio. Spacciato come accordo sulla cooperazione, in realtà il trattato affida a Gheddafi la repressione dei flussi migratori che attraversano la Libia.
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