08-04-2011, Fasano(BR) - Puglia
Una maestra 63enne, A. R. M., viene rinviata a giudizio dal giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Brindisi: lesioni personali aggravate, violenza privata e furto di merendine ai danni dei suoi piccoli allievi, i capi d'accusa. La vicenda giudiziaria inizia nell'autunno del 2010. I bimbi della scuola materna fasanese si rifiutano di andare a scuola, "la maestra ci da le botte e ci mette in castigo", raccontano ai genitori. Dopo un primo momento, un gruppo di genitori decide di denunciare quanto accade al pm, chiedendogli di verificare se i bambini mentano oppure no. Il pm decide di piazzare in aula una microcamera dietro il crocifisso. Le immagini ritratte dalla telecamera per quarantacinque giorni consecutivi, non solo confermano i racconti dei bambini, ma aggravano ulteriormente l'impianto accusatorio fino a svelare le invettive razziste ("Sporchi albanesi, lavatevi"), e gli incredibili furti di merendine.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Fasano | BR | Puglia | La Repubblica | Violenze verbali | Offese, minacce e molestie razziste | ||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Scuola | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Minore < 18 anni | Società |