07-12-2010, Lecce(LE) - Puglia
Gli agenti della polizia notano in un esercizio commerciale un uomo che, in evidente stato di agitazione, cerca di attirare l'attenzione dei passanti facendosi indicando i vetri delle porte chiuse a chiave. L'uomo, un cittadino senegalese di 28 anni, regolarmente residente in Italia, è in preda ad un attacco di panico. Il proprietario dell'esercizio, B.G. leccese, 27 anni, interpellato dalla polizia, raggiunge il locale e, dopo aver liberato l'uomo, spiega di averlo lasciato lì qualche ora prima, intento a tinteggiare un cartellone pubblicitario, e di non ricordare di aver chiuso a chiave le porte. Il cittadino senegalese, invece, racconta agli agenti di essere stato regolarmente assunto da alcuni mesi e che il suo datore di lavoro, per garantirsi che in sua assenza i lavori richiesti fossero eseguiti con la massima celerità, non ha esitato a chiudere sia la porta principale che quella posteriore, aggiungendo che sarebbe rimasto lì fino al suo ritorno, senza specificare l'orario. Il cittadino senegalese sporge denuncia nei confronti del datore di lavoro.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Lecce | LE | Puglia | Corriere del Mezzogiorno | Violenze fisiche | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Violenze contro la persona | Origini nazionali o etniche | Lavoro | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Giovane 18-29 anni | senegalese | Società |