07-09-2010, Prato(PO) - Toscana
L'ordinanza n. 2054 del sindaco Roberto Cenni (centro-destra) impone la chiusura anticipata (a mezzanotte) alle attività di somministrazione di alimenti e bevande, ma anche ai circoli, gelaterie, rosticcerie, kebab, friggitorie e pizzerie da asporto della cosiddetta Chinatown cittadina. «Questo provvedimento dichiara il sindaco - cerca di dare una soluzione ai disagi manifestati dai cittadini più volte con esposti per i fumi, i rumori e i cattivi odori fino a notte inoltrata». Inizialmente, il Tar respinge il ricorso di 24 ristoratori cinesi: i giudici ritengono legittimo il potere esercitato dal Comune e infondato il pregiudizio per gli esercizi pubblici. Ma nel marzo 2012, la situazione si capovolge e il Tar della Toscana annulla definitivamente l'ordinanza. Tra le motivazioni espresse dal Tar, che giudica discriminatorio il provvedimento, c'è l'inesistenza dei presupposti per emanare l'ordinanza. Unica nota positiva per il Comune, il respingimento della richiesta di risarcimento danni avanzata da parte degli avvocati dei 24 ristoratori cinesi.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Prato | PO | Toscana | Corriere Fiorentino | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Ordinanze, bandi, delibere | Origini nazionali o etniche | Pubblici esercizi | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Popolo della Libertà | cinese | Istituzioni |