07-02-2013, Pescara(PE) - Abruzzo
Un cittadino rom si reca in una palestra-piscina per iscrivere la figlia di sette anni, su consiglio del pediatra. Il responsabile del centro sportivo rifiuta l'iscrizione e dice: "Voi dovete abituarvi alle regole di noi italiani, perché voi zingari non siete persone civili e non siete capaci di integrarvi. Pertanto non intendo iscrivere vostra figlia". Dopo questo episodio, l'uomo raggiunge la caserma dei carabinieri e denuncia la discriminazione. Il titolare rigetta le accuse: "Non c'era posto e questo gli ho detto prima che iniziassero a insultarmi dandomi del razzista". Il padre della bambina afferma però di aver telefonato per assicurarsi sulla disponibilità di posti, prima di recarsi presso il centro sportivo. "Io non ho parlato con nessuno", dichiara in merito il responsabile della palestra. La Fondazione Romanì Italia segnala l'accaduto all'Unar.
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