06-07-2012, Milano(MI) - Lombardia
S.B, 42 anni, richiedente asilo Sahrawi, con gravi problemi psichici, viene rinchiuso nel Cie di via Corelli, sebbene residente in Italia da 20 anni. Nel 2009 aveva ottenuto la protezione sussidiaria (valida per tre anni) sulla base della documentazione medica e delle sue origini. La protezione gli viene poi revocata nel luglio del 2011 dalla Commissione nazionale per il diritto d'asilo, che gli conferma invece la protezione umanitaria (valida un anno) per motivi di salute. Ma, nel gennaio 2012, su richiesta della Questura, "per la pericolosità del soggetto", gli viene revocata, perché accusato di furto, aggressione e danneggiamento. S.B presenta personalmente ricorso ed una nuova richiesta d'asilo, che viene nuovamente respinta. Nel luglio 2012, viene espulso e rimpatriato in Marocco, nonostante una sentenza del Tribunale gli consentisse di rimanere nel nostro Paese. Nel novembre 2012, la prima sezione civile di Milano giudica illegittima l'espulsione e ordina alla Questura di adottare "ogni provvedimento idoneo" per farlo ritornare.
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