06-03-2011, Milano(MI) - Lombardia
Una nuova proposta di legge leghista chiede di limitare l'apertura dei «negozi etnici», «se in contrasto con la sicurezza, la quiete pubblica, la tutela dei valori artistici, storici o ambientali del territorio». Il «progetto Harlem» ha in mente di importare il modello americano ed evitare l'effetto banlieue, limitando, con un numero chiuso per legge, la concentrazione di "parrucchieri, kebaberie, centri estetici, gastronomie". La Lega Nord, dopo la bocciatura della legge sui phone center da parte della Corte Costituzionale, riformula una proposta di legge regionale «in materia di artigianato e commercio». Nel testo si legge che la vendita degli alimentari «di propria produzione per il consumo immediato» - dal kebab, al pollo indiano, al take-away cinese - sarà «soggetta alla programmazione comunale». Le amministrazioni sono chiamate a individuare nel loro Pgt «le aree da ritenersi sature rispetto alla possibilità di localizzare nuovi insediamenti» con la possibilità di «differenziare le zone commerciali» e limitare nei centri storici «le attività che non siano tradizionali».
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