05-10-2021, Bari(BA) - Puglia
La Procura di Bari chiude le indagini su una presunta frode nell’esecuzione delle prestazioni di assistenza e sorveglianza sanitaria dei migranti all'interno del Centro di permanenza per il rimpatrio di Bari. L’avviso di notifica arriva a quattro indagati: la direttrice del centro fino a febbraio 2021, il medico responsabile del Cpr fino a dicembre 2019, il legale rappresentante della cooperativa e il referente dell'associazione Paceco Soccorso per il servizio di assistenza sanitaria. I reati contestati sono la frode nell'esecuzione del contratto di affidamento, soprattutto del servizio di assistenza sanitaria e, solo per quanto riguarda tre indagati, la violazione delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro per la mancata esecuzione delle visite mediche di primo ingresso, con il connesso rischio della diffusione di malattie infettive. Le indagini sono state avviate nel 2019 e secondo gli investigatori "hanno evidenziato che la precarietà dei servizi essenziali erogati dalla cooperativa ha contribuito a creare le condizioni di esasperazione da cui sono scaturite proteste e incendi all'interno della struttura".
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Bari | BA | Puglia | Ansa | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Accoglienza | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Migranti e Richiedenti asilo | Società |