05-10-2009, Alà dei Sardi(SS) - Sardegna
Bouazza Dakik, cittadino italiano di origini marocchine, da 25 anni in Italia, viene aggredito insieme a suo fratello, Jad Dakik, di notte, mentre dormono in un furgone, vicino alle cumbessias della festa di San Francesco. Un gruppo di circa 25 persone li insulta con frasi razziste, li picchia e li deruba («Marocchini di merda! Andatevene dall'Italia e tornatevene al vostro paese se no vi bruciamo vivi in mezzo al furgone»). «Mentre chiedevo a quelle persone cosa volessero da me e mio fratello, qualcuno mi sferrò una bottigliata sull'occhio», (rimasto in parte cieco) ricorda Dakik, al processo ancora in corso. Questo pestaggio gli è costato due complicati interventi maxillo-facciali e l'indebolimento permanente della vista da un occhio. Il pubblico ministero, nel maggio 2011, contesta l'aggravante dell'odio razziale ad Antonio Scanu, di 25 anni, Antonio Mazzone di 21 e Stefano Nieddu, di 24. I tre imputati, individuati grazie alle intercettazioni, devono rispondere di "rapina, lesioni personali aggravate, danneggiamento, discriminazione e odio etnico e nazionale". Stesse imputazioni per altri quattro maggiorenni, che hanno scelto il rito abbreviato, e per altri minorenni. Nel marzo 2012, altri due aggressori, Marco Davide Ledda, 22 anni, e Antonello Mette, 29, vengono condannati a 4 anni e 6 mesi di carcere per una serie di reati - dalla rapina alle minacce - «aggravati dall'odio razziale».
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Alà dei Sardi | SS | Sardegna | La Nuova Sardegna | Violenze fisiche | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Violenze contro la persona | Origini nazionali o etniche | Vita pubblica | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
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