05-04-2009, Lecco(LC) - Lombardia
Isidro Luciano Diaz, cittadino argentino di 41 anni, da 23 in Italia, gestisce un allevamento di cavalli. Nei pressi di Voghera, sulla Torino-Piacenza, l'uomo non si ferma ad un controllo per eccesso di velocità, e i carabinieri lo affiancano e lo bloccano con le pistole in mano. A quel punto, secondo il racconto di Diaz, inizia un pestaggio che continua poi anche all'interno della caserma. Il giorno dopo, l'uomo viene processato per direttissima a Tortona. Fidandosi del consiglio dell'avvocato d'ufficio, Diaz viene indotto a patteggiare riconoscendo quindi di aver commesso un reato e viene condannato a due anni di libertà vigilata per resistenza a pubblico ufficiale. Immediatamente dopo il processo, però, sporge denuncia contro i cinque carabinieri. Diaz sostiene di essere stato preso a calci, sbattuto per terra e al muro, picchiato ripetutamente e offeso. Per ottenere l'assistenza medica, sarebbe stato indotto a firmare carte in cui si auto-accusava. La sua versione dei fatti è, tuttavia, supportata dai referti medici: l'uomo infatti è stato operato sei volte perché le percosse gli hanno causato il distacco della retina e la perforazione dei timpani. Il caso viene reso noto dall'associazione «A buon diritto» presieduta da Luigi Manconi.
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