05-02-2014, Modena(MO) - Emilia-Romagna
Un uomo di 50 anni decide di sporgere denuncia dopo aver letto su Facebook frasi offensive rivolte contro la sua famiglia (sinti), e più in generale contro la presenza “degli zingari”, su di un terreno. Le frasi razziste sono state scritte a commento di un articolo di cronaca giornalistica, nel quale si ricostruiva la vicenda di un appezzamento agricolo acquistato dai componenti del nucleo familiare sinti, dove poi si erano stabiliti. La procura apre un fascicolo, inserendovi tutte le persone autrici, sul social, di queste frasi. Uno degli indagati (inizialmente erano undici e di questi in sei vanno a processo il 20 febbraio 2020) ha chiesto ed ottenuto la messa alla prova, dopo essere stato individuato appunto quale autore di alcune delle frasi finite all’attenzione della procura. Il giudice l’ha accordata all’imputato, che ora potrà ottenere la sospensione del procedimento a suo carico a fronte dello svolgimento di 400 ore di lavoro non retribuito. Inoltre, lo stesso giudice ha anche stabilito che l’interessato dovrà impegnarsi in azioni risarcitorie o riparatorie nei confronti dei destinatari di tali offese.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Modena | MO | Emilia-Romagna | ilrestodelcarlino.it | Violenze verbali | Propaganda razzista | Messaggi razzisti sui social network | |
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Informazione e mass media | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Adulto 30-65 anni | Adulto 30-65 anni | Rom | sinti | Media |