04-12-2012, Roma(RM) - Lazio
La Corte europea dei diritti dell'uomo condanna l'Italia per l'espulsione di una donna di origini rom bosniache, e obbliga lo Stato a versare alla donna 15mila euro per danni morali e altri 2mila per le spese legali. Secondo la Corte europea, l'Italia ha violato il diritto al rispetto della vita familiare e privata della donna, che viveva in Italia insieme al marito e cinque figli. L'espulsione, risalente al 2005, era stata decisa dal tribunale di Teramo, sulla base del fatto che la donna possedeva un permesso di soggiorno scaduto e non rinnovato poiché ritenuta colpevole di aver commesso diversi reati.
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