04-11-2007, Guglionesi(CB) - Molise

Saiffedine Chaffar, giovane immigrato tunisino, è stato aggredito e picchiato brutalmente in un bar. L'uomo si era recato dai suoi datori di lavoro, proprietari del bar, per riscuotere il compenso maturato raccogliendo le olive nelle loro tenute. Alla sua richiesta il titolare del bar avrebbe prima schernito il giovane sventolandogli i soldi sotto il viso, allontanandolo poi in malo modo e dicendogli che quei soldi non li avrebbe mai avuti. Successivamente, Saiffedine avrebbe infranto la vetrata della porta d'ingresso del locale in preda alla collera, provocando l'immediata e violenta reazione del titolare e di suo fratello. Protagonisti del pestaggio, i fratelli Renzetti, Rosario, Michele e Vincenzo, e due loro amici che hanno colpito il giovane a pugni e calci dentro e fuori dal bar, riducendolo in fin di vita e minacciandolo di morte se fosse tornato a reclamare il denaro. Saiffedine è rimasto in coma, a seguito di un'emorragia cerebrale, per mesi. Al risveglio un danno neurologico cronico che lo ha costretto a vita su una sedia a rotelle. L'uomo ha atteso per ben quattro anni la decisione del giudice per le indagini preliminari. Nel novembre 2011, Rosario e Michele Renzetti, rispettivamente gestore del bar e guardia penitenziaria, sono stati rinviati a giudizio per lesioni gravissime; archiviata invece la posizione dell'altro fratello Vincenzo, un finanziere. Il processo prosegue anche per altre due persone accusate di favoreggiamento. Ma bisognerà attendere ancora febbraio 2012.