04-08-2020, Macerata(MC) - Marche
Paolo Diop, esponente di Fratelli d’Italia, racconta e denuncia di essere stato trattenuto per un’ora e mezza nella caserma della polizia locale, insieme con la figlia di un anno e mezzo, senza acqua e nel caldo torrido, tanto che poi la piccola si è disidratata ed è stato necessario portarla al pronto soccorso. "Per prima cosa, l’auto è intestata a me e non a mia moglie, come sostengono loro. Quindi io dovevo rimanere per firmare i documenti, non è vero che potevo uscire quando volevo. Poi avevo pagato tutto il necessario, la polizza fatta copre il periodo da maggio e scade a novembre". Quello che più ha indispettito Diop non è la sanzione per l’assicurazione scaduta, quanto piuttosto "il trattamento subito. Ero con una bambina di neanche due anni, e non mi hanno fatto entrare in ufficio, poi è arrivata mia moglie e l’hanno lasciata entrare. Ecco perché sono convinto che ci sia stato un atteggiamento razzista e non voglio lasciar correre, soprattutto se vengo anche accusato di inventare falsità. Sono altri a mentire".
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