21-03-2022, Arezzo(AR) - Toscana
Laura Verdi è la Capitana del calcio femminile dell’Arezzo. Ricorda che «Il calcio femminile non è parificato a quello maschile: niente contratto, niente malattia, niente contributi, niente maternità. L’ostacolo più evidente? «Superare la discriminazione, una bambina che gioca a calcio viene presa in giro dai compagni. Anche se a me non è accaduto. Le considerano maschiacci e invece è uno sport come altri e poi le famiglie. Io sono stata fortunata ma molte ostacolano la scelta». C’è uno stigma che accompagna il calcio femminile: se fai la calciatrice significa che sei omosessuale. E' così? "Sì, si avverte. Come il ragazzo che fa danza è gay".
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Arezzo | AR | Toscana | Unar | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Orientamento sessuale | Sport | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Giovane 18-29 anni | Società |