02-09-2021, Milano(MI) - Lombardia
Dopo una lunga battaglia giuridica condotta da ASGI in prima linea, soprattutto con la proposizione di numerosi ricorsi antidiscriminazione, con ordinanza 30.7.2020 n. 182 la Corte Costituzionale, investita dalla Cassazione della questione di costituzionalità delle norme sull’assegno di natalità e sulla indennità di maternità di base, dispone il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione europea perché sia valutata la compatibilità della norma nazionale con l’art. 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. La Corte deposita una sentenza in cui dichiara illegittima l’esclusione dei cittadini stranieri privi di permesso di lungo periodo dal bonus bebè, istituito nel 2015, e dalla indennità di maternità per le madri disoccupate. La Corte afferma come tale esclusione sia in contrasto con l’art. 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione e con la direttiva 2011/98, che riconosce il diritto alla sicurezza sociale a tutti gli stranieri con un permesso di soggiorno anche breve, purché consenta di lavorare. L’INPS dovrà versare ora le prestazioni a tutti gli stranieri che avevano visto la loro domanda essere respinta. Alcuni dei nove casi giunti all’attenzione della Corte erano stati segnalati da altri enti e sindacati tra i quali la CGIL di Brescia e Bergamo e l’INAS-CISL di Milano.
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