02-08-2013, Milano(MI) - Lombardia
Nella versione online de "Il Giornale", viene pubblicato un articolo dal titolo: "Spruzzata antizanzare? Ci pensa l'ambulante (ma devi sborsare 2 euro). Non solo rose: arriva un nuovo "servizio" per difendere dagli insetti i frequentatori della movida notturna", firmato Elena Gaiardoni. L'articolo ripropone, in tutto il testo, il termine stigmatizzante "vu cumprà" (secondo le indicazioni della Carta di Roma, si tratta di "una locuzione irrispettosa delle persone alle quali si riferisce e stigmatizzante, oltre che inutile sul piano lessicale), e racconta di un nuovo "stratagemma commerciale" che sarebbe stato messo in atto dagli stessi venditori ambulanti nei confronti delle zanzare milanesi. La giornalista definisce gli ambulanti "molesti e insidiosi come le zanzare, sono talmente sfaccettati, sfacciati e faceti da essere persino autoironici quando in questi giorni". Oltre ad essere offensivo nei confronti dei cittadini stranieri, l'articolo utilizza stereotipi e frasi stigmatizzanti. La giornalista conclude: "Non osiamo neppure pensare quali veli escogiterà un vu' cumprà pur di continuare il suo commercio".
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