02-06-2018, San Calogero(VV) - Calabria
Sacko Soumaila, ventinovenne maliano, attivista sindacale dell'Usb, viene ucciso nella notte da un colpo di fucile sparato da lunga distanza (60 metri). Insieme ad altri due connazionali, Madiheri Drame, 30 anni, e Madoufoune Fofana, 27 anni, la vittima era entrata all'ex Fornace, una fabbrica di mattoni abbandonata, alla ricerca di vecchie lamiere e altro materiale utile per costruire un riparo di fortuna, quando qualcuno ha iniziato a sparare. Il primo proiettile colpisce Soumaila alla testa, facendolo crollare. Un proiettile centra alla gamba Madiheri Drame, mentre il più giovane dei tre, Madoufoune Fofana, riesce a trovare riparo. Poi altri colpi di fucile, prima che l'uomo (di carnagione chiara) si è dileguato. L'unico dei tre ragazzi rimasto illeso dà l'allarme. Soccorso dai carabinieri, Soumaila viene trasferito al reparto di neurochirurgia dell'ospedale di Reggio Calabria, ma l'immediato intervento chirurgico non riesce a salvarlo. Due giorni dopo l’assassinio, viene fermato con l'accusa di omicidio volontario un 46enne agricoltore. Nel corso della perquisizione nella sua abitazione sono stati ritrovati in lavatrice, ancora sporchi, gli indumenti descritti dai connazionali del maliano. I magistrati di Vibo hanno deciso di accelerare i tempi ed emettere il provvedimento di fermo perchè c'erano fondati timori che potesse fuggire. Secondo i carabinieri l'omicidio sarebbe una «vendetta» maturata dall’assassino, dopo l'ennesimo furto, da parte di migranti subito dentro la fabbrica. Nel gennaio 2022, prosegue il processo d’appello contro il 46enne di San Calogero. Gli avvocati di parte civile, in rappresentanza dell’Unione sindacale di base e dei fratelli, moglie e figlia di Soumaila, hanno chiesto la conferma della condanna di primo grado nei confronti dell’imputato: 22 anni di carcere. Nelle more, l’imputato è tornato in carcere. Il Riesame gli aveva concesso i domiciliari, ma la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza del Riesame del novembre 2020 e il Riesame bis ha disposto la misura cautelare in carcere. A febbraio 2022, la Corte d’Assise d’Appello conferma la condanna a 22 anni di reclusione, poichè ritenuto colpevole di omicidio volontario. Determinanti, anche questa volta, le testimonianze dei due ragazzi che si trovavano nella ex fornace abbandonata per prelevare delle vecchie lamiere in ferro da portare nella baraccopoli di San Ferdinando. La Corte di Cassazione nel gennaio 2023 conferma la condanna di A. P. a 22 anni per l’omicidio volontario di Soumaila.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
San Calogero | VV | Calabria | La Repubblica | Violenze fisiche | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Morti provocate da violenze, abusi e maltrattamenti | Tratti somatici | Relazioni Sociali | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Adulto 30-65 anni | Giovane 18-29 anni | Migranti e Richiedenti asilo | maliana | Società |