02-03-2019, Barcellona Pozzo di Gotto(ME) - Sicilia
Una studentessa di filosofia, volontaria presso una comunità di minori stranieri non accompagnati, racconta un episodio di razzismo ai danni di un suo amico accaduto all’ufficio postale. L’amico gambiano è lì per fare la carta postepay. Quando arriva il loro turno, l’operatrice dello sportello chiede chi deve svolgere l’operazione e, appena compreso che si tratta del giovane straniero, chiede i documenti, che lui esibisce tranquillamente. “Bisogna vedere se sono veri o falsi!” esclama la donna, che prosegue nelle sue operazioni accompagnandole con un interrogatorio. “E che cosa faresti tu nella vita? Lavori? Studi?”. Il giovane le risponde garbatamente di essere uno studente. “Sì, immagino che studi starai facendo… cosa pensi di fare qui?”. Infine, si rivolge alla sua accompagnatrice: “Noi italiani facciamo fatica a trovare lavoro, non possiamo accoglierli tutti, l’accoglienza non funziona, bisogna aiutarli a casa loro. Anche le rumene vengono qui e si mettono a fare figli, un figlio all’anno e noi gli paghiamo tutto, gli albanesi stessa cosa. Pensi che se tu andassi in un altro paese, anche europeo, verresti accolta e avresti diritto all’assistenza? Non avresti nulla!”
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Barcellona Pozzo di Gotto | ME | Sicilia | Violenze verbali | Offese, minacce e molestie razziste | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Tratti somatici | Servizi pubblici | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Adulto 30-65 anni | Giovane 18-29 anni | Migranti e Richiedenti asilo | gambiana | Società |