Era il febbraio 2014 quando qualche centinaio di rifugiati e richiedenti asilo occuparono a Bari l’ex convento di S. Chiara diventato in breve conosciuto come la “Casa del rifugiato”. Dopo dieci mesi l’occupazione è stata sgomberata e i migranti costretti a vivere, per decisione della prefettura, in un deposito abbandonato e cadente. Che ne sarà di loro ora? Segnaliamo la nuova puntata di Passpartù, trasmissione dell’agenzia radiofonica Amisnet.
Bari, i rifugiati dalla casa alla strada
Mentre a Bari la lotta per il diritto ad un’accoglienza dignitosa continua, a Genova un’altra associazione, l’Ambulatorio Internazionale Città Aperta, porta avanti una battaglia diversa sul fronte del diritto alla salute.
Da oramai vent’anni, da prima della legge Turco-Napolitano infatti, questo ambulatorio sociale tenta di dare una risposta ad un’esigenza importante com’è, appunto, l’accesso alle cure mediche di base per quei cittadini stranieri irregolari che, solo per il fatto di non avere un permesso di soggiorno valido, si ritrovano isolati ai margini della società senza alcun diritto a veder soddisfatte le loro esigenze mediche.
Un altro esempio di come, in Italia, le associazioni che operano nel campo dell’attivismo e del volontariato sono quelle che riescono a mettere una toppa nelle voragini causate dalla politica istituzionale.
Ospiti della puntata:
Gianni, Collettivo Rivoltiamo la precarietà
Guia Flego, Medico dell’Ambulatorio Internazionale Città Aperta
Caterina Pizzimenti, Presidente dell’Ambulatorio Internazionale Città Aperta
Passpartù:
La selezione musicale del programma è stata curata da: Jahman
Passpartù, la radio a porte aperte è un programma a cura di Marco Stefanelli
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