Se dovessimo individuare un’associazione che ha svolto un ruolo importante e del tutto peculiare nella lotta alle discriminazioni e al razzismo istituzionali negli ultimi anni, questa è l’Asgi. Per questo ci sembra giusto sostenere, per quanto possiamo, la campagna di adesione all’associazione che Asgi ha lanciato in questi giorni per il 2013 e invitare non solo gli avvocati, ma anche gli operatori sociali, le associazioni, i docenti e i ricercatori universitari, gli attivisti antirazzisti, gli operatori locali che fanno propria la battaglia per la garanzia dei diritti di cittadinanza e per le pari opportunità, a fare altrettanto.
Ci sentiamo di farlo perché l’impegno di Asgi, attiva sin dal 1990, è stato continuo, autonomo, indipendente e a tutto tondo: al prezioso lavoro di garanzia giuridica dei diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e delle minoranze, portato avanti quotidianamente sul territorio, si è accompagnata infatti la scelta e la capacità di non rifugiarsi in un neutro tecnicismo giuridico. Grazie al suo lavoro Asgi ha proposto una visione culturale e politica delle migrazioni e dei diritti di cittadinanza alternativa a quella, prevalentemente sicuritaria che è stata egemone sino ad oggi, diventando un punto di riferimento per chi è impegnato su questi temi. Alternativa, spesso controcorrente, ma autorevole e per questo riconosciuta anche da quelle istituzioni nazionali e locali che spesso sono state il bersaglio delle sue azioni anti-discriminatorie.
Il “Programma di riforme in materia di immigrazione, diritto degli stranieri, asilo e cittadinanza per la legislatura 2013-2018”, di cui consigliamo la lettura, ne è l’ennesima dimostrazione. Così come lo è l’eccellente rivista giuridica “Diritti, immigrazione e cittadinanza” pubblicata dal 1999 in collaborazione con Magistratura Democratica ed edita da Franco Angeli Editore: uno strumento molto utile di formazione e aggiornamento per tutti coloro che si occupano di immigrazione e di diritti di cittadinanza.
Le attività di informazione giuridica, di studio, di formazione, di sensibilizzazione, di documentazione promosse dall’associazione nel corso degli anni sono moltissime, impossibile ricordarle tutte. Ma non occorre andare troppo indietro nel tempo per soffermarsi sul contributo tutto particolare che Asgi ha dato allo sviluppo della tutela giuridica contro le discriminazioni istituzionali nel nostro paese. Molta della giurisprudenza recente contro le discriminazioni è stata infatti “sollecitata” dalla sua attività di supporto legale e dalle sue “Antenne anti-discriminazione”. Alcuni esempi?
Solo due giorni fa, il Comune di Pordenone ha deciso, su sollecitazione dell’Asgi, di eliminare il requisito della cittadinanza italiana dal bando per l’assegnazione di due borse di studio universitarie.
Nel dicembre scorso, Il Tribunale di Milano ha giudicato illegittima l’esclusione dei cittadini non comunitari dai rapporti di pubblico impiego, accogliendo il ricorso presentato da Asgi per conto di un’infermiera di origine straniera.
A novembre, Il Comune di Boffalora Sopra Ticino (MI), a seguito dell’azione giudiziaria dell’ASGI, ha revocato l’ordinanza che prevedeva controlli sistematici della polizia locale sui cittadini stranieri richiedenti l’iscrizione anagrafica.
Ad agosto, la società Poste Italiane ha revocato i bandi di assegnazione di alloggi di sua proprietà, per il cui acquisto veniva richiesta la cittadinanza italiana, revoca successiva alla denuncia all’Unar inoltrata dall’Asgi.
A luglio, su sollecitazione di un ricorso presentato dall’Asgi, il Giudice del Lavoro di Gorizia ha accertato la natura discriminatoria della norma regionale che subordinava alla residenza decennale in Italia la possibilità di richiedere un contributo a sostegno delle locazioni.
A giugno il Tribunale di Vicenza ha accolto il ricorso anti-discriminazione presentato dall’Asgi contro due delibere adottate nel 2009 dal Comune di Montecchio Maggiore, che innalzavano in modo significativo i parametri utilizzati per il rilascio del certificato di idoneità alloggiativa ai cittadini stranieri.
Se le diverse cause contro le discriminazione segnalano che il razzismo istituzionale persiste, dall’altra ci dicono che, con un lavoro di costante monitoraggio, denuncia e tutela giuridica il razzismo istituzionale può essere contrastato e sanzionato.
L’Asgi ce lo ricorda con il suo impegno costante e di questo la ringraziamo suggerendo a chi volesse conoscerla meglio di visitare il sito www.asgi.itnon trascurando le informazioni relative alla sua campagna di adesione 2013.
Per associarsi: http://www.asgi.it/home_asgi.php?n=9&l=it