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SORELLƏ NON SEI SOLƏ – Presidio 8 Settembre Piazza Cavour

8 Settembre 2023 - h.18:00

8 settembre ore 18 – piazza Cavour, di fronte alla Corte di Cassazione

Lo scorso 31 agosto ci siamo riunitɜ in centinaia in assemblea, dopo un’estate che ci ha lasciato furiosɜ. Un’estate iniziata con la narrazione tossica del femminicidio di Giulia Tramontano e conclusa con il linciaggio mediatico e social attorno agli stupri di Palermo e Caivano. Una pornografia del dolore che accende i riflettori solo su alcuni casi-simbolo, mentre rimangono sotto-rappresentati i transcidi, le aggressioni e gli omicidi ai danni delle sex worker, e i suicidi di persone trans che si susseguono in un silenzio assordante. Una mediatizzazione forzata che colpevolizza le persone abusate e spesso anche i loro affetti, non ne rispetta la privacy e veicola l’idea che la violenza sia un problema individuale dovuto a qualche singolo e a cattive famiglie, un’emergenza da raccontare con fare voyeuristico per qualche settimana.

La violenza patriarcale è invece una questione strutturale che irradia ogni sfera della nostra quotidianità e che influisce lungo tutto l’arco della nostra vita. Per questo abbiamo deciso di scendere di nuovo in piazza insieme alle sorellɜ in Sicilia e in tutta Italia.

Venerdì 8 settembre saremo di fronte la Corte di Cassazione, tribunale di ultima istanza del sistema giudiziario del nostro Paese, che dovrebbe assicurare l’uniforme interpretazione e applicazione del diritto, ma che è di fatto il simbolo di una giustizia patriarcale e che quest’estate ha firmato alcune delle sentenze più scellerate degli ultimi anni.

Il Tribunale di Roma ha assolto un bidello accusato di violenza sessuale per aver molestato una studente perché ha ritenuto che al fatto oggettivo non potesse essere associato l’elemento soggettivo, ossia la volontà di molestare.
Similmente ha assolto un dirigente di un museo denunciato da una dipendente che a suo dire avrebbe “rivisitato incosciamente” i suoi comportamenti molesti.
E ancora, il Tribunale di Firenze ha assolto due giovani uomini accusati di stupro di gruppo stabilendo una “errata percezione del consenso”.

E quante sono le donne che denunciano o provano a denunciare uomini violenti ma che non vengono prese sul serio dalle forze dell’ordine? L’ultima è Marielle Marino, uccisa a colpi di pistola per strada dall’ex marito che aveva denunciato. E questo elenco potrebbe essere lunghissimo.
Questo venerdì andremo di fronte alla Cassazione per denunciare la vergognosa vittimizzazione secondaria che spesso nasce proprio nelle aule dei tribunali e nelle questure, ma saremo in quella piazza soprattutto perché la violenza patriarcale non si combatte costruendo l’ennesima narrazione legata a una finta emergenza, per approvare l’ennesimo decreto con pene ancora più severe o paventando la castrazione chimica, alimentando così un sistema che crea sempre più violenza. La violenza si decostruisce, al contrario, agendo in via preventiva, pianificando programmi di educazione sessuo-affettiva con esperte nei programmi scolastici, nei luoghi di lavoro, negli spazi di comunità e di aggregazione. Programmi che devono essere svolti da personale formato nelle associazioni femministe e LGBTQIA+ e che educhino al consenso per combattere la cultura dello stupro nella quale siamo immersɜ.

Dettagli

Data:
8 Settembre 2023
Ora:
18:00
Tag Evento:
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Luogo

Corte Suprema Cassazione
Piazza Cavour
Roma,
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