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“Dove restano le briciole”
14 Gennaio 2020 - h.8:00 - 13:00

Il report nel rendere pubblici dati inediti, numeri e incongruenze sui quattro assi intorno cui è strutturato il Piano rom quali: l’abitare, l’occupazione, la scolarizzazione e la salute, svela anche come si va esprimendo la volontà dell’Amministrazione Capitolina di realizzare nuovi insediamenti monoetnici, in contraddizione con quanto previsto dal Piano rom stesso.La “questione rom” – come riportato nel report – è stata gestita con un’azione definita “a imbuto” dove, a fronte di importanti propositi, ampiamente enfatizzati nel corso della presentazione del Piano rom, gli stessi sono andati ridimensionandosi negli atti e nei bandi, per poi ridursi sensibilmente nelle azioni svolte all’interno degli insediamenti con un impatto trascurabile se misurato alle intenzioni iniziali. Il “campo rom” ha finito così per diventare lo spazio “dove restano le briciole” di quanto annunciato e promesso il 31 maggio 2017. Trovano così una spiegazione: l’aumento delle presenze all’interno degli insediamenti informali del 66%; la contrazione dei minori iscritti alla scuola dell’obbligo del 56% in due anni; il mancato decollo dei progetti di inclusione lavorativa e scolastica.
Presentano la ricerca Carlo Stasolla e Aurora Sordini di Associazione 21 luglio. Saluti di Riccardo Magi, parlamentare. All’evento sono stati invitati ad intervenire presidenti dei gruppi consiliari di Roma Capitale.
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