E’ notizia di ieri l’uccisione di alcuni manifestanti a Lagos da parte dell’esercito nigeriano. In Italia è arrivata solo una labile eco delle manifestazioni che stanno attraversando la Nigeria negli ultimi mesi, per lo più grazie ai giocatori di calcio Osimhen e Simy che domenica scorsa hanno mostrato una maglietta con su scritto “End police brutality in Nigeria”. In realtà è da tre anni che in Nigeria si protesta contro i corpi speciali di polizia
#Sars: la tenacia di attivisti e manifestanti ha portato al loro scioglimento, ma la repressione armata, le violenze e gli omicidi da parte della polizia continuano.
Le mobilitazioni stanno ora coinvolgendo anche i nigeriani e le nigeriane in Europa, con sit-in davanti alle ambasciate e manifestaizoni di piazza: chi protesta chiede di porre fine alle violenze , ma anche alla corruzione diffusa ad ogni livello. Venerdì in diretta sulla pagina Facebook Pensare Migrante con Rita e Ruth, due donne nigeriane che vivono a Roma, e con un gruppo di attivisti e attiviste che sono a Lagos.