26-05-2025, Bari(BA) - Puglia
Un ragazzo di 20 anni, detenuto nel Centro per il Rimpatrio di Bari, viene portato in pronto soccorso per la sedicesima volta in quattro mesi per diversi traumi a quattro arti: piede, caviglia, gomito e arto superiore. Gli attivisti della rete “No Cpr” segnalano che il ragazzo è vittima di violenze all’interno del CPR e il medico che lo segue, esperto di Medicina detentiva e delle migrazioni, pone dubbi sull’adeguatezza al trattenimento per lo stato di salute del paziente. Il legale che assiste la vittima informa dei fatti il Garante regionale e il Garante nazionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, chiedendo una verifica delle sue condizioni di salute e dell’idoneità del CPR. L’avvocato denuncia anche che il suo assistito avrebbe dovuto essere rilasciato, poiché, avendo un ginocchio ingessato, avrebbe bisogno delle stampelle, il cui utilizzo è, però, proibito all’interno del CPR, in quanto oggetto potenzialmente contundente.
| Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
| Bari | BA | Puglia | La Repubblica | Discriminazioni | |||
| Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
| Altri provvedimenti | Origini nazionali o etniche | Cie, Cas, Cara, Sprar e Hotspot | |||||
| Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
| Giovane 18-29 anni | Migranti e Richiedenti asilo | Istituzioni |




