• Skip to main content
  • Skip to secondary menu
  • Skip to footer
  • Chi siamo
  • Cosa puoi fare
  • Contattaci
  • Archivio
  • La nostra rete
  • Rassegna stampa
  • Media gallery
  • English
  • Nav Widget Area

    • Facebook
    • Instagram
    • Twitter
Cronache di ordinario razzismo

Cronache di ordinario razzismo

Cronachediordinariorazzismo.org è un sito di informazione, approfondimento e comunicazione specificamente dedicato al fenomeno del razzismo curato da Lunaria in collaborazione con persone, associazioni e movimenti che si battono per le pari opportunità e la garanzia dei diritti di cittadinanza per tutti.

  • News
  • Database razzismo
  • Pubblicazioni
  • Libri bianchi
  • Legal points
  • In rete
  • Appuntamenti
  • Progetti

Dossier Statistico Immigrazione 2025: fermiamo lo sfruttamento del lavoro migrante e l’accanimento legislativo contro le ONG 

5 Novembre 2025

Idos, in collaborazione con il Centro Studi Confronti e l’Istituto di Studi Politici “S.Pio V” ha presentato il 4 novembre il “Dossier Statistico Immigrazione 2025” al Teatro Orione di Roma. Sono intervenuti il presidente di Idos Luca di Sciullo, la direttrice generale di SOS Mediterranee Valeria Taurino, l’avvocata specializzata in diritto dell’immigrazione Francesca Nicodemi, il presidente dell’Istituto “S. Pio V” Paolo de Nardis. Hanno moderato il direttore di Confronti Claudio Paravati e Alessandra Trotta, moderatora della Chiesa Valdese, a cui sono state affidate le conclusioni. 

Il Dossier fornisce una panoramica completa sulla situazione delle persone con background migratorio in Italia, evidenziando tutte le problematiche che devono affrontare non solo nel processo migratorio in sé, ma anche nel complesso percorso di regolarizzazione e inserimento nel tessuto sociale italiano. 

In un mondo che, dalla Seconda Guerra mondiale in poi, non ha mai visto così tanti conflitti, ben 64 in totale, anche il numero delle persone migranti è aumentato di quasi 6 milioni, arrivando nel 2024 a raggiungere i 123 milioni nel mondo. 

In Italia, le persone straniere residenti sono 5,4 milioni, il 9% della popolazione totale, una cifra che è rimasta abbastanza stabile nell’ultimo decennio. Si tratta di cittadini molto attivi nel settore lavorativo, il cui contributo fiscale ammonta a 4,6 miliardi, e la cui occupabilità è aumentata di quasi il 6% rispetto al 2023, con una crescente presenza anche nell’imprenditoria, in cui la componente straniera è pari all’11%. 

La manodopera straniera ha un impatto positivo sul bilancio pubblico italiano, ma anche sul piano demografico: in un Paese fortemente affetto dalla denatalità, il 13,5% dei nuovi nati ha come genitori cittadini stranieri, mentre nelle scuole 1 bambino su 10 proviene da una famiglia non italiana. 

Nonostante la componente migratoria sia, ormai, una parte importante del nostro tessuto economico e sociale, vengono ancora attuate e, in molti casi rafforzate, politiche di respingimento e irrigidimento nelle procedure di rilascio dei permessi di soggiorno e di riconoscimento della protezione internazionale: solo 1 su 3 delle domande di protezione internazionale viene accettata. 

I temi affrontati durante la presentazione sono stati molti. Luca di Sciullo, ha posto l’accento sulle rappresentazioni delle persone migranti nei mass-media e nei media online. C’è, infatti, un forte contrasto tra quest’ultime e la realtà effettiva: i discorsi dell’opinione pubblica tendono a mostrare le persone migranti con accezioni negative, promuovendo bias e pregiudizi che non hanno davvero riscontro a livello statistico. Inoltre ha sottolineato come, in nome di una presunta “sacralità dei confini” si legittimi un “sadismo legislativo” su due fronti: il primo riguarda le ONG che si occupano di soccorso in mare, mentre il secondo risiede nella creazione e promulgazione dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), noti luoghi di costanti violazioni dei diritti umani. 

L’avvocata Francesca Nicodemi ha parlato dello sfruttamento delle persone con background migratorio, evidenziando come lo sfruttamento sessuale delle donne migranti non sia una novità Italia: inizialmente le vittime di tratta erano soprattutto le cittadine nigeriane, mentre ora questa tendenza sembra essersi allargata, coinvolgendo donne di altre nazionalità. Si tratta di persone con diverse complessità: da un lato ci sono madri con anche minori a carico, dall’altro persone transgender costrette a prostituirsi. A questa complessità si aggiunge anche la sempre più difficile individuazione delle persone coinvolte, a causa del crescente utilizzo delle piattaforme online come luogo di scambio e accordi per prestazioni sessuali. 

Una difficoltà che riguarda anche lo sfruttamento lavorativo in generale, visto che molte truffe passano anche attraverso l’utilizzo di canali istituzionali, come quello offerto dal Decreto Flussi, e non solo negli insediamenti informali. 

Per quanto riguarda, invece, il soccorso in mare delle persone migranti, Valeria Taurino, ha disegnato un quadro preoccupante, soprattutto in merito alle missioni di ricerca e soccorso in mare delle ONG. Con il Decreto Piantedosi, che costringe le imbarcazioni a fare solo un soccorso alla volta e ad attraccare solo nei porti assegnati dal Ministero dell’Interno, gli equipaggi umanitari si trovano di fronte a un dilemma morale: rispettare la norma e violare il diritto internazionale, oppure rispettare il diritto internazionale ma incorrere in violazioni del Decreto, col rischio di confisca della nave? 

E’ stato ricordato anche il Memorandum Italia-Libia, in relazione all’attentato alla nave di SOS Mediterranee del 25 agosto 2025, quando la cosiddetta Guardia Costiera libica ha aperto il fuoco sulla nave, facendo danni ingenti all’imbarcazione e rischiando di ferire le persone soccorse e l’equipaggio. Un attentato che è stato compiuto utilizzando motovedette e armi italiane, su cittadini italiani. 

Allacciandosi a quest’ultimo intervento, Alessandra Trotta nelle sue conclusioni ha parlato di una “mortificazione del diritto internazionale”, ribadendo come in Italia sia in atto un accanimento legislativo contro le persone migranti, che non riguarda solo le missioni di soccorso, ma il mondo del lavoro, visto che circa il 20% delle morti sul lavoro riguarda cittadini stranieri. Dal dossier Idos 2025 emergono, quindi, sei punti fondamentali per migliorare la situazione dei cittadini stranieri in Italia, riassunti da Di Sciullo in chiusura. 1. il superamento della legge Bossi-Fini, con l’abolizione del contratto di soggiorno, così da togliere il potere ricattatorio sul lavoratore straniero da parte del datore di lavoro; 2. il ripristino del permesso di soggiorno per ricerca di lavoro, con corridoi formativi all’estero; 3. la creazione di corsi di formazione per chi, dopo aver ottenuto la protezione internazionale, esce dal sistema di accoglienza ed è a rischio di sfruttamento lavorativo; 4. la trasformazione dei corridori umanitari in una politica ordinaria per condurre un reale contrasto ai trafficanti di esseri umani; 5. La revoca del Memorandum con la Libia e di tutti quegli accordi sulla gestione delle rotte migratorie, che in realtà rendono l’Italia e l’Europa più ricattabili e finiscono con il finanziare direttamente i gruppi militarizzati che perpetrano violenze e abusi sulle persone migranti; 6. l’abrogazione dei CPR e la loro sostituzione con dei centri di reinserimento delle persone prive di un titolo di soggiorno.

Share on facebook
Facebook
Share on twitter
Twitter
Share on linkedin
Linkedin
Share on pinterest
Pinterest
Share on whatsapp
Whatsapp
Share on email
Email

Filed Under: In evidenza, News

Footer

Contatti

Associazione di Promozione Sociale Lunaria
via Buonarroti 39, 00185 - Roma
Dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00

Tel. 06.8841880
Email: info@cronachediordinariorazzismo.org

Social

  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter

Newsletter e Donazioni

Tutti i contenuti di questo sito, ove non diversamente indicato, sono coperti da licenza Creative Commons | Informativa sull'uso dei cookies
Gestisci Consenso Cookie

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, ma non utilizza alcun cookie di profilazione.

Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}

Sostieni il nostro lavoro conto il razzismo con una donazione

×