09-02-2021, Torino(TO) - Piemonte
Versetti dal Vangelo, manifestazioni di insofferenza per l’obbligo della mascherina, e la foto di un collage con contenuti antisemiti: i brand di tutte le testate appartenenti al Gruppo editoriale Gedi, a cui appartiene anche La Repubblica, e, accanto, le caricature di uomini con naso pronunciato e Kippah, una delle due figure impugna anche un coltello insanguinato nascosto dietro la schiena e la Stella di David disegnata. Il post è comparso sulla bacheca Facebook di una consigliera M5S di Torino, M. A., e immediatamente sono scoppiate le polemiche. Quando si è resa conto di quel che aveva scatenato, la consigliera ha subito cercato di scusarsi. “Non avevo assolutamente intenzione di pubblicare contenuti di quel genere, non mi sono accorta della vignetta - dice - mi scuso, perché quando l’ho ricevuta ho solo pensato che ci fossero molto sponsor del Gruppo Gedi e mi sembrava interessante”. La sindaca Chiara Appendino in un tweet prende le distanze dal gesto dell'esponente della sua maggioranza.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Torino | TO | Piemonte | La Repubblica | Violenze verbali | Propaganda razzista | Messaggi razzisti sui social network | |
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Appartenenza religiosa | Informazione e mass media | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
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