24-05-2016, Palermo(PA) - Sicilia
Alcune indagini portano alla luce estorsioni, minacce, violenze fisiche e rapine ai danni della comunità bengalese. Nel lungo tratto di via Maqueda, compresa tra i Quattro Canti e piazza Giulio Cesare, sarebbe stato attuato, secondo i magistrati, un “animalesco e primordiale predominio territoriale volto a soggiogare la comunità di extracomunitari”. Le stradine di Ballarò sono controllate con delle vedette che segnalano ogni movimento. A cominciare dall'arrivo delle forze dell'ordine. “Non si è distanti molto da un modo di concepire la convivenza sociale più proprio di barbari ed incivilizzati - scrivono ancora i magistrati - piuttosto che di un numero di persone abitanti una città europea ed in un centro storico tra i più importanti e vasti d'Italia”. A poco meno di tre anni (nel 2019) dagli arresti che hanno coinvolto nove soggetti dediti a estorsioni, rapine, violenze e minacce ai danni di 11 commercianti di origine straniera, il Tribunale di Palermo si pronuncia con una sentenza di condanna. Il collegio della terza sezione infligge complessivamente 60 anni di reclusione ad otto dei nove accusati di estorsione continuata e aggravata “dal metodo mafioso e dalla discriminazione razziale”. La condanna più alta inflitta è pari a 13 anni e 9 mesi di reclusione. Per il collegio, il clan dei Rubino avrebbe dettato legge nella zona del centro storico fino alla ribellione dei commercianti accompagnati dalla Federazione delle associazioni antiracket, Sos Impresa e Addiopizzo. Successivamente, nel marzo 2020, cinque dei condannati vengono raggiunti da altrettanti Daspo cosiddetti "fuori contesto" per i prossimi cinque anni. Si tratta della più recente misura di prevenzione, introdotta nel 2019 che, estendendo il campo di applicazione del Daspo, consente all'autorità di polizia di negare l'accesso alle manifestazioni sportive a chi si sia reso responsabile di gravi fatti reato che si sono verificati al di fuori dell'ambito sportivo o che non siano necessariamente ricollegabili ad esso. Nell’aprile 2023 si è chiuso il processo di appello presso la Corte di Cassazione solo per verificare la sussistenza dell’aggravante dell’odio razziale, che è stata fatta cadere.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Palermo | PA | Sicilia | Repubblica.it | Violenze fisiche | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Violenze contro la persona | Origini nazionali o etniche | Pubblici esercizi | Gruppi non partitici e di privati cittadini | ||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Giovane 18-29 anni | Giovane 18-29 anni | Migranti e Richiedenti asilo | bengalese | Società |