27-09-2018, Oristano(OR) - Sardegna
Un gruppo di 13 ragazzi, per mesi, durante tutta l’estate, ha preso di mira le abitazioni dove vivono migranti. Due squadre su due obiettivi: la casa di un gruppo di ragazzi africani e le abitazioni semidiroccate ricavate all’interno in un ex mattatoio in cui vivono alcune famiglie, rom in due zone diverse della città. Pietre, pomodori, petardi e arance: una specie di bombardamento si è ripetuto più volte, soprattutto il martedì, quando in città c’era più caos del solito, tra negozi aperti fino a tardi e tanti turisti in giro. Ogni volta lo stesso giro e lo stesso metodo: l’appostamento, il lancio e la fuga. Per i 13 giovani sono scattate le denunce per molestie, danneggiamento, lancio di oggetti ed esplosioni in luogo pubblico. Tutti figli di buona famiglia - il più piccolo 15 anni e il più grande 23 - hanno già ammesso le loro responsabilità. “Era solo un divertimento, volevamo vedere la reazione di chi veniva preso di mira”.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Oristano | OR | Sardegna | La Stampa | Danni contro le proprietà o le cose | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Danneggiamenti | Origini nazionali o etniche | Vita pubblica | Gruppi non partitici e di privati cittadini | ||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Minore < 18 anni | Migranti e Richiedenti asilo | Società |