06-07-2017, Portogruaro(VE) - Veneto
Il trasferimento dei primi 14 richiedenti asilo da Cona a Portogruaro scatena un’accesa discussione sul gruppo “Sei di Portogruaro se...”, con la pubblicazione di numerosi post razzisti contro i migranti. «Che gli diano fuoco», «Bisogna aiutarli, ne ospitiamo uno in ogni casa e li laviamo con la benzina e poi li asciughiamo col lanciafiamme...», alcune delle frasi. Le frasi vengono segnalate e la Procura apre un’indagine. Ed è con l’aggravante della “discriminazione razziale” che il pm ottiene il giudizio direttissimo, nell’aprile 2018, per quattro utenti Facebook. Le frasi secondo il pm avrebbero potuto incitare all'odio e indurre qualcuno a commettere violenza sui profughi. A giugno 2018, il tribunale collegiale di Venezia ordina a Roberto Spadotto, oltre a tenersi a distanza dai social per sei mesi, di fare volontariato per 4 ore ogni settimana per altrettanti sei mesi e versare una cifra simbolica di 200 euro all'associazione "Noi migranti" di Portogruaro. "Se adempierà a tutte le prescrizioni dell'Ufficio esecuzione penale esterna di Venezia", spiega il difensore, "il reato di cui è accusato sarà dichiarato estinto". Per verificarlo, di tanto in tanto sarà convocato "per leggere e commentare alcuni testi inerenti le tematiche dell'immigrazione".
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