05-06-2014, Roma(RM) - Lazio
In un articolo, il giornalista Augusto Parboni intitola: «Gli immigrati di terza generazione sono gli eredi di Bin Laden in Italia». Nel testo si riporta un’intervista al comandante generale del ROS Mario Parente: «Lo scenario criminale italiano ha fatto registrare negli ultimi anni anche il progressivo affermarsi di gruppi organizzati di matrice etnica che hanno gradualmente acquisito profili molto strutturati (…) In tale quadro, tra le varie etnie, particolarmente rilevante risulta il ruolo assunto dai gruppi nigeriani (…) Altri gruppi criminali, soprattutto di etnia albanese, kosovara e romena, oltre allo sfruttamento nella prostituzione di donne provenienti dai Paesi dell’Est europeo, si evidenziano in vari reati contro il patrimonio, tra cui la commissione di rapine in abitazione, con modalità particolarmente violente (…) Tale evoluzione ha portato all'affermazione del cosiddetto terrorismo homegrown, riguardante persone nate o cresciute in occidente, quali immigrati di seconda/terza generazione o convertiti. Una forma di terrorismo, questa, estremamente insidiosa e di difficile individuazione, per la rapidità dei processi di radicalizzazione e per l'assenza di collegamenti con organizzazioni conosciute».
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