22-03-2017, Rimini(RN) - Emilia-Romagna

Intorno alle 19, in una traversa di via Trieste, davanti al supermercato A&O di viale Nazario Sauro, un 39enne italiano, nato a Roma ma residente a Rimini, aggredisce violentemente un richiedente asilo nigeriano di 25 anni, che spesso aiuta a svuotare i carrelli in cambio di qualche moneta. Prima lo insulta con frasi razziste (lo avrebbe apostrofato con frasi come “Negro di m…, torna a casa tua”), poi lo prende a pugni, ed infine estrae un coltello e lo colpisce all’addome. Quando il giovane nigeriano tenta di fuggire e di mettersi in salvo, l’aggressore sale in auto, lo insegue e cerca più volte di investirlo e di schiacciarlo contro due furgoni parcheggiati in strada, per poi andarsene lasciandolo a terra esanime. Dopo l’accaduto, l’aggressore, con diversi precedenti, viene rintracciato e arrestato per tentato omicidio aggravato da futili motivi e da “motivi razziali”. In macchina, gli agenti ritrovano il coltello ancora sporco di sangue usato per ferire il ragazzo. Il giovane riporta fratture multiple, la milza spappolata e varie emorragie interne. Fortunatamente supera la notte, e viene ricoverato in terapia intensiva all’ospedale. Emmanuel Nnumani, prima in coma, e per quasi tre settimane in pericolo di vita, dopo la rimozione della tracheotomia che lo aiutava a respirare, viene condotto in rianimazione neuromotoria. Agli inizi di maggio, riprende pian piano le sue attività motorie in carrozzina, ma non ricorda nulla dell’accaduto. Di un sostegno diretto da parte della Fondazione Emiliano-Romagnola per le vittime dei reati ha invece potuto godere Emmanuel Nnamani, un richiedente asilo di origine nigeriana che è stato aggredito a Rimini nel marzo del 2017. Il giovane è stato insultato con epiteti razzisti e picchiato da un cittadino italiano che prima lo ha colpito ripetutamente con un coltello e poi, mentre cercava di sfuggire al suo aggressore, lo ha investito con l’auto. L’assalitore è accusato di tentato omicidio aggravato dall'odio razziale e dai futili motivi. La Fondazione è intervenuta con un sostegno per le spese mediche e ha assegnato al Servizio Sociale che lo ha seguito un contributo di 7.500 euro utili per sostenere Emmanuel e per seguirlo nel suo progetto di vita: apprendimento della lingua italiana, percorso psicologico, inserimento sociale e lavorativo.