11-05-2017, Roma(RM) - Lazio
Due bambine e una ragazza rom, di origine bosniaca, Francesca e Angelica e Elizabeth, rispettivamente dell’età di 8, 4 e 20 anni, muoiono carbonizzate, nell’incendio della roulotte in cui dormivano con il resto della famiglia, composta dai genitori e da altri 8 figli, nel parcheggio antistante un supermercato, in via della Primavera a Centocelle. Non è stato un incidente: la polizia avrebbe ritrovato del materiale infiammabile sul luogo della tragedia, nello specifico un accendino e i resti di una bottiglia molotov. La procura di Roma apre un’indagine per omicidio volontario e rogo doloso, sulla base delle registrazioni della videocamera posta fuori dal supermercato vicino al luogo dove si è consumata la strage. Le immagini mostrerebbero un uomo lanciare la bottiglia incendiaria e allontanarsi. Stando alle notizie riportate dai principali giornali, si esclude la pista dell’odio razzista. La notizia è stata accompagnata da descrizioni mediatiche diametralmente opposte, specchio dei commenti che le tre morti hanno suscitato. Se per alcuni si tratta di un caso estremo di xenofobia, alimentata dal populismo di destra ormai sempre più diffuso, per altri è invece una faida tra clan, data per certa nonostante le indagini siano in corso. Altri optano per una narrazione che parla di degrado.
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