25-01-2014, Roma(RM) - Lazio

A due giorni dalle celebrazioni del Giorno della Memoria, tre pacchi, smistati al deposito della Tnt Traco, con dentro altrettante teste di maiale, vengono spediti rispettivamente alla Sinagoga di Roma, alla sede dell'Ambasciata israeliana ed al Museo della Storia a Trastevere, dove è in corso una mostra sulla Memoria della Shoah. I pacchi, voluminosi e privi di mittente, rimangono bloccati in deposito. E' poi il cattivo odore che emana uno degli involucri a far scattare l'allarme. I dipendenti dell'agenzia di consegne avvertono la polizia. In uno dei tre pacchi, viene trovata una lettera, una sorta di "rivendicazione": un messaggio che fa riferimento anche a Theodor Herzl, lo scrittore ungherese di fine '800 fondatore del movimento sionista, con frasi deliranti sull'olocausto e sulle deportazioni. Gli investigatori della Digos lavorano per individuare elementi utili per rintracciare il mittente. Intanto, la Procura apre un fascicolo con l'ipotesi di reato per istigazione all'odio "razziale". Dopo una settimana, un 29enne, incensurato e dipendente in un centro estetico della Capitale, viene denunciato "per propaganda e discriminazione razziale". Dalle indagini, risulta che il giovane romano vicino Forza Nuova volesse anche fondare un nuovo movimento antisemita. Ha spedito i pacchi utilizzando come nominativo del mittente lo pseudonimo Giovanni Preziosi, lo stesso nome di un ministro di epoca fascista, fanatico antisemita che durante la Repubblica sociale italiana ricoprì il ruolo di «Ispettore generale per la demografia e la razza».