04-11-2013, Bologna(BO) - Emilia-Romagna
Una classe di prima media viene composta solo con studenti di origine straniera e con età variabile tra gli undici ed i quindici anni. Si tratta del progetto "sperimentale" avviato dalla scuola secondaria di primo grado "Besta" (interna all'Istituto Comprensivo 10), dedicato ad adolescenti arrivati in Italia attraverso i ricongiungimenti familiari, e quindi con poca padronanza della lingua italiana. Il progetto nasce a fine agosto quando le famiglie chiedono l'iscrizione per i propri figli, alcuni impossibilitati a frequentare altre scuole per l'esaurimento dei posti disponibili. Il preside dell'istituto pensa ad una soluzione "transitoria" riunendo in una sola classe "liquida" tutti gli alunni stranieri con età diverse tra loro e con la necessità di imparare le basi dell'italiano. L'iniziativa ha il via libera dell'Ufficio Scolastico provinciale e del Collegio dei docenti senza, però, ottenere l'approvazione del Consiglio di Istituto. Il caso esplode sulla stampa nazionale, quando poi il Consiglio di Istituto protesta per la decisione presa dal preside, richiamando l'attenzione sulle cosiddette "classi ghetto".
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Bologna | BO | Emilia-Romagna | Agi | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Scuola | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Impiegati nella pubblica amministrazione | Minore < 18 anni | Istituzioni |