03-01-2013, Busto Arsizio(VA) - Lombardia
La partita amichevole Pro Patria-Milan viene sospesa dopo che il calciatore milanista Boateng, vittima di pesanti insulti razzisti dagli spalti, insieme a Muntari e Niang (tutti calciatori neri), scaglia il pallone contro la tribuna. Il Milan decide di abbandonare il terreno di gioco. Fra i protagonisti dei cori razzisti, viene identificato anche Riccardo Grittini, l'assessore allo sport di Corbetta. Nel giugno 2013, il tribunale riconosce "colpevoli di ingiuria aggravata dai motivi razziali" sei tifosi: a Davide Bolchi, vengono riconosciute le attenuanti generiche e viene condannato a quaranta giorni di reclusione; gli altri cinque tifosi, tra cui l'assessore Grittini, vengono condannati a due mesi di reclusione. Nel marzo 2014, la terza sezione penale della Cassazione conferma il divieto, imposto dal gip di Busto Arsizio, per 6 ultras della Pro Patria, di accedere agli impianti sportivi italiani ed europei per 5 anni, e l'obbligo di presentarsi, in orari coincidenti con le partite, agli uffici di Polizia.
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