05-01-2012, Torino(TO) - Piemonte
Renato Pallavidini, insegnante, già noto per le sue esternazioni razziste, sul suo profilo Facebook parla della California come terra di «froci» e degli ebrei come «bastardi» e «parassiti». Nei giorni precedenti il Natale, sempre dallo stesso profilo, aveva già lanciato una sorta di sos in rete per cercare chi fosse disponibile a fare il «tiro a segno» contro i "negroni, spacciatori di droga sotto casa sua". Pallavidini avrebbe scritto al sindaco Fassino di non voler pagare l'Ici per non finanziare l'assistenza a «negri e zingari» e dichiarato di essere pronto a commettere una strage nella sinagoga di Torino "se saranno oscurate le foto di Hitler e Mussolini inserite nel web". Quattro anni prima aveva pubblicamente negato l'esistenza dei campi di sterminio. L'uomo viene dapprima sospeso dall'incarico. Successivamente, viene aperta un'inchiesta e il pm lo accusa di "istigazione all'odio razziale". Nel dicembre 2013, l'indagato patteggia una pena di sei mesi, rinunciando al processo e ammettendo le sue responsabilità.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Torino | TO | Piemonte | La Stampa | Violenze verbali | Propaganda razzista | Siti, blog, social network razzisti | |
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Informazione e mass media | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Ebrei | Media |