08-11-2011, Mortise(PD) - Veneto
Un bambino nigeriano di 6 anni viene allontanato dall'Associazione calcio «Usa Mortise Asd». Al bambino viene vietato di giocare a pallone e di disputare le partite domenicali perché i suoi documenti "non sono in regola". La mamma del piccolo si rivolge al presidente dell'associazione sportiva, il consigliere circoscrizionale del Pdl Michele Russi, il quale di fronte alle accuse di razzismo si giustifica: «Ci sono delle regole precise che devo rispettare. Il piccolo atleta ha giocato con noi alcuni anni ed è stato sempre accolto, anche rimettendoci di tasca nostra quando la mamma ha incontrato gravi difficoltà economiche. La Figc in questi anni non si era accorta che mancava un documento importante, la firma del padre del bambino. Purtroppo ha abbandonato la famiglia. Ma le norme federali prevedono, per il tesseramento, la dichiarazione congiunta dei genitori perché secondo il codice civile la patria potestà spetta a entrambi i genitori. Se facessi giocare il bimbo rischierei 6 mesi di squalifica e una multa salata».
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Mortise | PD | Veneto | La Repubblica | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Sport | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Minore < 18 anni | nigeriana | Società |