03-06-2011, Vazzol(TV) - Veneto
La procura di Treviso apre un fascicolo sulle minacce ricevute dai gestori dell'albergo di Vazzola, struttura che avrebbe dovuto ospitare alcuni profughi, a seguito del lancio di una bombola incendiaria e della diffusione di un volantino minatorio. Nel frattempo, i rappresentanti della Lega Nord «assolvono» dichiaratamente i responsabili. La dichiarazione più forte è di Giancarlo Gentilini: «Ho sempre detto che il peggio deve ancora arrivare. Temo che se continua questa situazione ci possano essere rigurgiti di guerra civile. Quindi richiamo le autorità governative e regionali a prendere coscienza di questo fenomeno che porta personaggi dell'Africa a soggiornare nel nostro territorio, foraggiati con 1.200 euro al mese, mentre i miei pensionati arrivano appena a 500. Questa è la rivolta del mio popolo». Gianantonio Da Re, segretario provinciale della Lega, conferma: «Se condanno il gesto? Lo condanno perché c'è stato un danneggiamento a una proprietà privata. Ma i sindaci fanno bene a rifiutare l'accoglienza, perché coi bilanci che si ritrovano non possono permettersi di spendere energie per gli africani».
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