30-03-2011, Reggio Calabria(RC) - Calabria

L'Opera nomadi chiede che venga fatta chiarezza sulla morte di Loredana Berlingeri, cittadina italiana di origini rom, di 44 anni, avvenuta il 18 marzo nel carcere di San Pietro. "Non ci spieghiamo perché - afferma Giacomo Marino, presidente dell'associazione - tutti i media hanno dato la notizia della morte della signora Berlingeri come di una detenuta straniera. Se si è trattato di un errore da parte degli organi della casa circondariale come mai non si è provveduto a correggerlo? La categoria di detenuta straniera, è stata utilizzata con una connotazione tesa a spersonalizzare e annullare l'identità, in modo da evitare ogni possibile attenzione sulla persona. In questo modo la donna è diventata uno dei tanti casi di decesso, semplicemente un numero nella statistica". La sorella della signora Loredana inoltre denuncia: "Mia sorella non stava bene, aveva avuto una paralisi facciale ed era seguita dai medici dell'ospedale, avevamo chiesto più volte che scontasse la pena agli arresti domiciliari, ma non gli erano mai stati concessi". La donna era stata condannata per furto e ad agosto avrebbe terminato la sua condanna. Prima di morire è stata male, ma il personale del carcere non l'ha trasferita in ospedale. I parenti hanno saputo del decesso tramite gli avvocati e la richiesta di fare l'autopsia è stata loro negata. "Di fronte a questo modo di gestire le cure di una detenuta malata - conclude Marino - chiediamo che la magistratura apra un'indagine sul caso per approfondire la vicenda".