04-06-2010, Palosco(BG) - Lombardia
Il Comune nega la residenza ad un cittadino pachistano di 28 anni, Ashraf Tahir, in base ad un'ordinanza del sindaco leghista, Massimo Pinetti, che prevede che un immigrato debba aver dichiarato un reddito annuo di almeno 5mila euro per poter richiedere la residenza sul territorio comunale. L'uomo, durante il 2009, ha perso il lavoro e ha guadagnato meno di cinquemila euro. Il caso viene sollevato dal segretario provinciale della Fiom Cgil: "Un'ordinanza di questo tipo non è legittima e la Fiom denuncia questa situazione sapendo che sono in molti i lavoratori immigrati e extracomunitari che rischiano di trovarsi in difficoltà, anche per responsabilità di ordinanze di questo tipo. Inoltreremo al sindaco, al questore e al prefetto una lettera nella quale solleviamo il carattere discriminatorio dell'ordinanza. La legge 286 del 1998, infatti, dice chiaramente che nel momento in cui un immigrato extracomunitario è munito di regolare permesso di soggiorno, non sussistono più vincoli di reddito per quanto riguarda le iscrizioni anagrafiche sul territorio italiano". Dopo un anno, il Tribunale di Bergamo accoglie il ricorso presentato da Ashraf Tahir e sospende in via cautelativa l'ordinanza. Secondo la decisione del Tribunale, un immigrato non può essere discriminato sulla base del reddito.
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