06-06-2020, Roma(RM) - Lazio
Si reca alla guardia medica dell’ospedale nuovo Regina Margherita, quella disponibile anche per turisti, per informarsi meglio sulla possibilità di effettuare il test per il Covid-19. Appena l’infermiere vede i suoi documenti (e quindi la sua origine) gli chiede: “Che vuoi, qua che vuoi?”. Poi comincia a urlare, spintonandolo: “Esci da qui altrimenti te meno. Delinquente!”. E poi ripete: “Stai zitto. Qua non è casa tua”. Giunti alcuni medici tirano Baryali da parte, minimizzando l’accaduto, e gli consigliano di andare in un altro ospedale. Uscito di lì, Baryali chiama i carabinieri, sporge denuncia e invia una richiesta di supporto legale sia all’Unar che all’Asgi. Baryali Waiz, 28 anni, studente della John Cabot e originario dell’Afghanistan, racconta di essere stato vittima di razzismo. “Mi hanno trattato come un animale”, dice.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
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Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Salute | ||||||
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Adulto 30-65 anni | Adulto 30-65 anni | afghana | Società |