05-06-2019, Ragusa(RG) - Sicilia
Una volontaria del Centro Sprar Vivere accompagna una bambina ivoriana di appena 10 anni in biblioteca. In una lettera al Sindaco, racconta: «L’accoglienza che ci è stata riservata oggi (ma anche in altra occasione) sfocia oltre i limiti del razzismo e della più becera ignoranza». «L’addetta alla segreteria si rifiuta, infatti, di iscrivere la bimba, regolarmente presente nel territorio con permesso di soggiorno e residenza, in quanto definita ‘inaffidabile’ per il solo fatto di essere straniera». La ragazza poi accusa la dipendente comunale di aver fatto commenti sulle proprie idee politiche poco inclini alla tolleranza e all’accoglienza. Scatta immediatamente l’indagine interna, con la convocazione della dipendente che, nell’occasione, avrebbe negato tutto e secondo la quale tutto sarebbe stato frutto di un “malinteso”. Non ci sarebbe stato alcun intento discriminatorio, piuttosto l’applicazione del regolamento della biblioteca che nega l’iscrizione ai bambini che arrivano in biblioteca e non sono accompagnati dai genitori o da una tutrice/un tutore.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Ragusa | RG | Sicilia | open.online | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Servizi pubblici | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Impiegati nella pubblica amministrazione | Adulto 30-65 anni | Minore < 18 anni | Migranti e Richiedenti asilo | ivoriana | Istituzioni |